Roberto Scisci, gestore di GFG Groupe, spiega a Funds People che "sforare il tetto del 3% non è di per sé sintomo di un Paese alla deriva, soprattutto quando le spese previste nella riforma hanno carattere strutturale e di ampio respiro, come potrebbero essere ad esempio investimenti in conto capitale, quali beni pubblici e infrastrutture.